Sindaco: Giovanna Melis (lista civica: Impari pro Sterzili) dal 16/05/2011
Posizione: 9°46′49″N 9°17′8″E Altitudine: 731 m s.l.m. Superficie: 100,78 km² Abitanti: 743 (censimento 30.11.2010) Pref. telefonico: 0782 Codice ISTAT: 092112 Codice catasto: D443
sito web istituzionale: www.comune.esterzili.ca.it
Esterzili (Istersìli in sardo) è un comune di 748 abitanti della provincia di Cagliari, nella regione storica della Barbagia di Seulo. L'abitato sorge ai piedi del Monte Santa Vittoria (1212 m s.l.m.), che si erge al termine del crinale montuoso che lo collega alla zona di Arcuerì, nel territorio di Seui. Proprio per questa conformazione geografica, dalla sommità di questo rilievo è possibile ammirare uno dei più suggestivi panorami del territorio che domina l’intero Campidano, il Sarrabus-Gerrei, il Sarcidano, l’Oristanese, fino alle creste del Gennargentu e ai mari dell’Ogliastra: un autentico belvedere sulla parte centro meridionale dell’isola. Già nella preistoria venne riconosciuta l’importanza di questa posizione geografica, sono infatti numerosi e di grande rilevanza i ritrovamenti archeologici intorno a quest’area: ben settantasette siti sono stati censiti nel suo territorio: templi, tombe dei giganti, domus de Janas, nuraghi, bronzetti sardi. La maggior parte di essi allo stato attuale risulta fortemente danneggiata, ma altri si presentano ancora perfettamente integri e di ottima fattura. La struttura più importante, in questo senso, è l'edificio megalitico detto Domu 'e Urxia. È situato nella parte centro-orientale della Sardegna ed appartiene alla Barbagia meridionale o di Seulo, sull'orlo di un'area montuosa compresa tra il Gerrei, il Sarcidano e l'Ogliastra, delimitata dal corso del Rio Flumineddu a Nord Est, dall'altopiano del taccu di Orboredu a Sud, dalla sponda sinistra del lago artificiale del Flumendosa ad Ovest e dal corso d'acqua che prende diverse denominaziooni a seconda dei terreni attraversati, Bau de Sàdali, Bau de Nuluttu e Bau de Bittili, a Nord Ovest. La sua circoscrizione territoriale comprende circa 11.000 ettari di superficie, in gran parte costituita da magri pascoli naturali, da tavolati calcarei, da rocciai e da pietraie sporgenti, intersecate da profonde valli incassate, in un paesaggio quanto mai aspro e selvaggio con limitate estensioni a boschi cedui. È un ambiente di montagna, con una altimetria media di circa 800 metri sul livello del mare, che si stende dalla modeste quote di 300 metri delle strette e brevi vallate scavate dall'acqua alla vetta del monte Santa Vittoria che segna 1212 metri sul livello del mare. Il Monte Santa Vittoria ha un rilievo molto accidentato, con notevoli dislivelli causati dagli scoscendimenti dei terreni schistosi e dalla formazione di altipiani calcarei sovrapposti, come il piccolo Taccu di Esterzili che è un lembo del più esteso Taccu di Sadali, e il vasto Taccu di Orboredu - Taccu 'e Linu che poggia sulle propaggini del Santa Vittoria e termina a strapiombo sulla vallata del corso del Flumendosa che lo separa dall'altopiano basaltico di Nurri-Orroli, mentre ad est declina nella valle del Flumineddu che lo stacca dal tavolato calcareo di Ulassai e di Perdasdefogu. Tutto il territorio è dominato dai venti di nord ovest, maestrale e tramontana, ha però qualche modesta conca riparata dal freddo con limitate possibilità di coltivazioni, specialmente nelle strisce terrazzate lungo i corsi d'acqua. La maggior parte della superficie comprese le poche estensioni forestali, è sfruttata solo a pascolo brado con greggi di capre e di pecore e con branchi di vacche di piccola taglia in condizioni di selvatichezza. Grazie alle bellezze naturali, alla singolarità del paesaggio, alla frescura estiva, alla ricchezza del patrimonio archeologico ed alla conservazione di alcuni elementi etnografici abbastanza interessanti, la presenza di numerosi murales, Esterzili è il luogo ideale per il turista che intende praticare escursioni nella natura.
STORIA
La tavola di bronzo di Esterzili Nel marzo del 1866 il contadino esterzilese Luigi Puddu, soprannominato Pibinca, mentre arava il campo di S'è Munzu Franciscu, in località Cort'e Lucetta, ora appartenente agli eredi di Pietrino Serra, s'accorse ad un tratto che il vomere del suo aratro di legno aveva urtato contro qualcosa di duro. Incuriosito e preoccupato dell'ostacolo, allontanò i buoi aggiogati, si mise a scavare e riportò alla luce una lastra di bronzo scolpita, lunga cm 60, alta cm 45, spessa mm 5, del peso di circa 20 chilogrammi, costituita di metallo ben compatto e di buona qualità, sagomata in tutti i lati. L'ignaro scopritore di così importante documento epigrafico portò la tavola di bronzo in paese e la consegnò al parroco, canonico Giovanni Cardia, il quale lo volle compensare con un regalo di dieci lire (due scudi d'argento), allora costituenti una somma discreta. Giovanni Spano che si fece consegnare la lastra, la esaminò, la studiò e la pubblicò, cedendola al Museo Nazionale di Sassari, dove il pregevole oggetto si trova ancora.
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La figura e l'opera di Fra Antonio Maria da Esterzili Le Sacre Rappresentazioni Per trovare in Sardegna manifestazioni teatrali in lingua sarda bisogna tornare indietro nel corso dei secoli e risalire a quelle che furono le prime e sole produzioni di un teatro popolare locale e cioè alle Sacre Rappresentazioni. Erano queste, nell'ambiente chiuso econservativo della povera società sarda, dei rustici abbozzi teatrali, realizzati con mezzi di una primitiva elementarietà, con ingenue finzioni, valide tuttavia ad infiammare la fervida fantasia della gente che si commuoveva fino alle lacrime nelle rievocazione delle drammatiche vicende religiose, specialmente nelle sequenze forti e decise della passione e della morte di Gesù Cristo. Il libro delle Commedie di Fra Antonio Maria di Esterzili. La raccolta ha il titolo in spagnolo Libro de Comedias escripto por Fray Antonio Maria de Estercili sacerdote capuchino en Sellury 9bre a 18 ano 1688. Si tratta di un codice cartaceo miscellaneo, segnato m193 formato 32mo, rilegato in pergamena e diviso in due parti.
ARCHEOLOGIA
Ad Esterzili si possono visitare numerosi siti archeologici, antiche chiese e ammirare i bei murales che abbelliscono e rendono caratteristico il paese. Il territorio è ricco di monumenti archeologici di eccezionale interesse, quali i menhirs, i dolmens, le domus de janas, tombe dei giganti e alcuni templi a pozzo per il culto delle acque. Ma il gioiello dell'architettura di Esterzili è il tempio rettangolare a Megaron in antis di Domu 'e Urxìa, che secondo un'antica leggenda ricorda Urxìa, la maga crudele che custodisce una botte piena d'oro accanto ad un'altra dove si annidano is muscas macceddas ossia le mosche assassine. Recentemente nel tempio di Domu 'e Urxìa sono stati rinvenuti interessantissimi bronzetti nuragici. Nella zona di Cort'e Lucetta fu rinvenuta una tavola di bronzo di notevole importanza storica.
FESTE
16 gennaio - Sant’Antonio Abate (de su fogu) prima decade di agosto - Santa Vittoria Sagra de “Su Frigadori e de is Cocoeddas” - seconda decade di agosto 24 giugno - Corpus Domini San Giovanni Battista 13 giugno - Sant'Antonio da Padova prima decade di agosto - Santa Vittoria terza decade di agosto - San Sebastiano 14 agosto festa dell'Emigrato 16 agosto torneo de sa Murra 29 settembre - San Michele patrono
SCUOLE
Scuola materna (dell'infanzia) Scuola elementare (primaria) Scuola media (secondaria di I grado) - Sezione Associata
Dati e foto
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