Sviluppo e Rinnovamento dei villaggi

Le risorse finanziarie destinate al presente bando ammontano a € 741.000,00 (aumentabili a € 912.145,00 a seguito dell’approvazione della rimodulazione dall’autorità di gestione). I beneficiari sono i privati proprietari degli immobili, che presentano progetti per realizzare interventi di recupero primario, solo se destinate alla fruizione pubblica, di edifici storico e/o culturale nei centri storici. Le proposte di intervento dovranno riferirsi a interi edifici e non solo una parte di essi.

Intensità di aiuto

L’aiuto massimo concedibile per gli interventi per singolo beneficiario ha un’intensità del 60% e per un importo massimo di € 20.000,00 La parte di spesa non sostenuta dal contributo dovrà essere obbligatoriamente coperta dal destinatario ultimo tramite l’apporto di mezzi propri.

Interventi ammissibili

Possono essere ammessi a finanziamento interventi riguardanti edifici che abbiano conservato le forme architettoniche originali. Non sono ammissibili a finanziamento gli interventi che interessano edifici che siano stati demoliti e ricostruiti, ovvero che sono stati oggetto di ristrutturazione che hanno comportato variazioni architettoniche all’involucro esterno. Tuttavia in caso di interventi di ristrutturazione che hanno generato superfetazioni, sono ammissibili progetti che ne prevedano l’eliminazione. Sono ammessi gli interventi di recupero primario, come definito dall’art. 14 della L.R. 29/1998 e ss.mm.ii.

• opere edili riguardanti il restauro e/o ripristino e/o rifacimento delle coperture mediante l’utilizzo di materiali e tecniche costruttive coerenti con l’impianto originario dell’edificio;
• rifacimento intonaci e tinteggiature dei prospetti;
• ripristino delle soluzioni di gronda originarie;
• consolidamento statico di fondazioni e murature dell’edificio e o delle cortine murarie esterne;
• adeguamento degli allacciamenti alle reti tecnologiche pubbliche (acquedotto, fognatura, rete elettrica, rete telefonica, ecc.);
• restauro e/o rifacimento di infissi, se non presenti o non adeguati;
• eliminazione delle superfetazioni;
• esclusivamente in caso in caso di strutture destinate alla fruizione pubblica è ammesso anche il restauro di spazi e pertinenze interne.