Quanto più i soggetti di un territorio portatori di differenti interessi e bisogni procedono verso finalità e obiettivi condivisi, tanto maggiore è la possibilità che il processo di internazionalizzazione (rapporto tra due o più sistemi territoriali complessi) possa essere una vera occasione per lo sviluppo locale. Il concetto di sviluppo locale implica la necessità di riconoscere la molteplicità e l’eterogeneità delle forme di sviluppo, in ragione dell’idea che solo l’unicità e l’irripetibilità della natura e delle forme di ciascun “locale” possano determinarne il percorso di sviluppo. Si rifugge in pratica l’idea che il problema dello sviluppo possa essere ricondotto all’adozione di un unico modello risolutivo, da considerarsi valido universalmente e quindi applicabile nei più diversi contesti territoriali. Il sistema locale territoriale è pervaso da reti relazionali interne, che ne determinano l’identità organizzazionale, ed esterne, che attivano il “dialogo” con altri sistemi. L’immagine della rete è impiegata efficacemente come metafora delle relazioni fisiche e sociali, di tipo materiale edimmateriale, che si instaurano sul territorio, essa è per definizione un concetto di tipo relazionale. La rete si caratterizza come uno strumento metateorico, grazie al quale si possono descrivere tutte le relazioni che hanno luogo all’interno del sistema locale territoriale e non solamente quelle mercantili e gerarchiche. Nella riflessione sistemica la rete diviene allora “una rappresentazione non deterministica che dà ragione dell’identità del sistema quale premessa ed insieme quale risultato dell’organizzazione stessa” (Conti, 1996). Inoltre la rete assume un altro importante significato che spiega e rende comprensibile la dialogica locale/globale, quale relazione inscindibile a cui il sistema è sottoposto. “Tutto ciò che è stabilmente ancorato al suolo rappresenta una condizione necessaria ma non sufficiente per attivare processi di sviluppo, mentre le reti delle interazioni tra i soggetti, ai diversi livelli, da quello globale a quello locale, hanno invece la funzione attiva di trasformare alcune delle condizioni potenziali offerte dal territorio e dai luoghi in prese e leve capaci di sostenere certi cammini di sviluppo” (Giuseppe Dematteis 1997). documenti correlati- slides progetto Frugal - le reti territoriali - Silvia Sivini [FILE PDF] - slides progetto Frugal - alcune esperienze di reti [FILE PDF] - slides progetto Frugal - alcune riflessioni sulle reti territoriali [FILE PDF] - slides progetto Frugal - esperienze di rete [FILE PDF] |
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Le reti territoriali
Scritto da Ivo Porcu
Giovedì 18 Ottobre 2012 10:50
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